mercoledì 24 dicembre 2008

BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO


Gasper Rino Talucci

sabato 6 dicembre 2008

ELEZIONI REGIONALI ABRUZZO 2008 - APPUNTI PER L’AGROALIMENTARE

PREMESSA

Il settore cooperativo agroalimentare in Abruzzo conta punte di eccellenze in molti settori.

La cooperazione rappresenta, ad esempio, il 70% del vitivinicolo, il 60% dell’ortofrutta, il 90% del forestale con aziende cooperative di rilevanza nazionale, si pensi a CITRA nel vitivinicolo, al COVALPA nell’ortofrutta, al COLAFOR nel forestale.

Queste aziende, che sono tutte di carattere consortile, POSSONO RAPPRESENTARE UN VOLANO PER LA RIPRESA DELLO SVILUPPO NEL SETTORE AGROALIMENTARE.

Queste aziende, legate a filo doppio con il territorio, sono pronte a programmare ed investire, insieme alla Regione, per far ripartire l’Abruzzo.

PROBLEMATICHE ATTUALI

Le aziende cooperative agroalimentari hanno, in questo momento, le medesime criticità dell’intero settore: crisi di mercato, crisi di liquidità derivante dalla crisi bancaria con, in aggiunta, una scarsa capitalizzazione.

Inoltre soffrono della eccessiva burocratizzazione di cui soffre l’intero comparto agricolo.

MODERNIZZAZIONE LEGISLATIVA

La Costituzione assegna alla Regione la COMPETENZA ESLUSIVA SULL’AGRICOLTURA, ma la Regione sembra essersene dimenticata.

C’è necessità di una modernizzazione legislativa e di un riordino degli strumenti all’insegna della sburocratizzazione e dell’alleggerimento delle sovrastrutture.

Occorre quindi, ad esempio, una LEGGE QUADRO SULL’AGROALIMENTARE, una LEGGE SULL’ASSOCIAZIONISMO, UNA NUOVA LEGGE SULL’AGRITURISMO e una riforma profonda degli Enti strumentali (ARSSA, CONSORZI DI BONIFICA, ecc.) che eviti sovrapposizioni di competenze e inutili oneri sul settore produttivo.

CONCERTAZIONE

Un comparto importante come l’agroalimentare cooperativo non può rimanere senza voce.

Occorre che LA COOPERAZIONE AGROALIMENTARE SIA SENTITA UFFICIALMENTE per poter portare il proprio contributo di proposte e soluzioni. Va quindi istituito, per legge, il TAVOLO AGROALIMENTARE sul modello di quello nazionale.

E’ inotre fondamentale che la cooperazione sia inserita, con pari dignità, negli strumenti di concertazione del PSR (vedi comitato di sorveglianza).

PSR

Occorrerebbe, oltre che una semplificazione degli adempimenti burocratici, uno scatto di reni passando, come già fatto in altre regioni, dai soli bandi per singoli interventi ai PROGETTI DI FILIERA, già peraltro previsti dal PSR approvato dalla UE. Questo permetterebbe di mettersi al passo con le regioni più avanzate del nostro paese.

Infine nel 2010 sarà possibile variare il PSR. In tale sede occorrerà accentuare il sostegno alle aggregazioni cooperative, così da rendere sempre più le nostre imprese in grado di aggredire il mercato.

FAS

Il FAS, a parte i gravi ritardi accumulati nella programmazione, sembra essere diventati appannaggio di altri settori. Ma il FAS è anche agricoltura e può aiutare a finanziare quelle attività ed investimenti che non è possibile finanziare con il PSR.

UN FONDO DI ROTAZIONE PER LO SVILUPPO

Possiamo dare un’idea per i primi cento giorni di governo regionale. Nell’immediato, come misura urgente per far fronte alla crisi generale, è necessario che tutte le attività agroalimentari e forestali di investimento siano sostenute nell'ambito di un FONDO DI ROTAZIONE PER LO SVILUPPO DELLA COOPERAZIONE AGRICOLA E FORESTALE, con finalità non di erogazione di contributi a fondo perduto, bensì di garanzia e contributo in conto interessi.

Alla creazione di tale fondo potrebbero contribuire, oltre alla Regione ed altri Enti pubblici (Provincie, CCIAA, ecc.) i Fondi per lo Sviluppo della cooperazione delle Centrali cooperative e le stesse cooperative agroalimentari e forestali.

LA PRESIDENZA REGIONALE DI FEDAGRI ABRUZZO

sabato 8 novembre 2008

PIANO FORESTALE TRIENNALE: UN PASTROCCHIO DA REVOCARE

La Giunta Regionale d’Abruzzo, con delibera regionale n. 897/P del 29 settembre 2008, ha approvato il Piano per il Triennio 2008 -2010 “Interventi di Forestazione e Valorizzazione ambientale”.
Il piano è stato varato dalla Giunta Regionale SENZA ALCUN CONFRONTO con le Organizzazioni rappresentative del mondo cooperativo (che nel settore rappresentano oltre l’80% delle imprese e degli addetti) né, ci risulta, con il resto del mondo agro-forestale.
E non si creda nella premessa in cui si dice del “contributo propositivo apportato dai tecnici e dagli operatori del settore”, SI MENTE SAPENDO DI MENTIRE, sfidiamo la Giunta Regionale a mostrare le prove di una consultazione mai avvenuta.
Una Giunta che avrebbe dovuto occuparsi della ordinaria amministrazione ha varato un Piano che, se pur con risorse finanziarie risibili, tende a vincolare il settore per il prossimo triennio, e fa ciò senza minimamente confrontarsi con chi, con gravi sacrifici, sta cercando di far sopravvivere il settore forestale nella nostra regione.
Forse la Giunta Regionale, e i suoi funzionari, avrebbero fatto bene ad occuparsi di far partire qualche bando del Piano di Sviluppo Rurale, cosi da evitare di lasciare a chi governerà la regione dopo le elezioni la polpetta avvelenata di tanti soldi da spendere con la spada di Damocle del grave rischio di vederceli revocati dalla Unione Europea al 31 dicembre 2009 perché non saremo risusciti a spendere i fondi del 2007. Oppure di garantire l’applicazione della legislazione vigente sulle attività di carattere privatistico, che vengono in ogni modo ostacolate dai suoi uffici, mettendo a rischio la sopravvivenza delle aziende e la tenuta occupazionale.
Il Piano forestale inoltre trasuda statalismo in tutte le pagine.
Due terzi del Piano è dedicata agli “Interventi la cui esecuzione fa carico direttamente alla Giunta Regionale”, al resto, che sono gli “Interventi la cui esecuzione fa carico a soggetti diversi dalla Giunta Regionale” vengono ammessi solo gli Enti pubblici.
E questo anche in spregio alla stessa legislazione regionale, che invece privilegia le attività affidate in concessione, con bando pubblico, ai soggetti privati e prioritariamente alle cooperative forestali. Una legislazione regionale che la Giunta sembra non conoscere, o fa finta di ignorare.
Infatti già nella copertina vengono citati le LL.RR. 28/94 – 106/94 e 6/94, dimenticando le modifiche apportate dall’ Art. 111 L.R. n° 6 del 8 febbraio 2005, chissà perché?
Così nella foga statalista si prevede di finanziare i Piani di gestione solo agli Enti pubblici, eliminando dai possibili beneficiari anche “le Amministrazioni separate degli usi civici e i comuni associati nei consorzi di gestione agro - silvo – pastorale”,così come previsto invece dall’ Art. 16/ bis della legge vigente, e in Abruzzo sono oltre 60 i comuni montani associati in questi consorzi. E dimenticando che, per la vigente Legge Regionale, i piani comprensoriali presentati da questi ultimi avrebbero dovuto avere priorità. E dimenticando, inoltre, che finanziando i Consorzi, che sono strutture private, si sarebbero potuti finanziare più piani non avendo il problema di finanziare l’IVA… ma a chi vive fuori del mondo reale che importa di questi piccoli problemi?
Quindi, nel rispetto dello Statuto della Regione Abruzzo che all’art. 11 disciplina l’istituto della concertazione e all’art. 7, comma 5 promuove la cooperazione come strumento di democrazia economica di sviluppo sociale, RICHIEDIAMO LA REVOCA DEL PIANO NELLA SUA ATTUALE STESURA, nonché di sospendere immediatamente ogni atto e azione derivante del Piano stesso, per poi avviare una opportuna concertazione con tutte le forze sociali che porti alla STESURA DI UN PIANO VERAMENTE ADEGUATO ALLE ESIGENZE DEL SETTORE E PIENAMENTE RISPONDENTE ALLA LEGISLAZIONE VIGENTE.

LA PRESIDENZA REGIONALE DI FEDAGRI ABRUZZO

venerdì 7 novembre 2008

Bandi del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 – Misura 111 – Azioni nel campo della formazione professionale e dell’informazione

Come a Vs. conoscenza la Misura 111 – Azioni nel campo della formazione professionale e dell’informazione – del PSR prevede attività di formazione di due tipi:

1. corsi per il primo insediamento di 150 ore (per coloro che o hanno ricevuto il contributo regionale o chi lo deve ricevere e non è provvisto dei requisiti per il rilascio definitivo del certificato IAP al di sotto dei 40 anni di età)

2. corsi di formazione di 40/50 ore (indifferente)

All’interno dei punti 1 e 2 devono trovare spazio le seguenti materie indicate nel bando regionale e devono intervenire nelle seguenti aree tematiche:

1) nozioni sulla organizzazione e norme Comunitarie;

2) nozioni di contabilità aziendale;

3) nozioni di buona pratica agricola per le coltivazioni erbacee ed arboree maggiormente interessanti la nostra Regione;

4) nozioni di lotta guidata;

5) normativa in materia di condizionalità;

6) contenuto del Piano di sviluppo rurale 2007-2013;

7) legislazione fiscale e sanitaria relativa all’attività agrituristica;

8) legislazione regionale di interesse agricolo;

9) nozioni di informatica;

10) nozioni di marketing;

11) contenuto del D.Lgs n. 626 del 19 settembre 1994 e successive modificazioni ed integrazioni;

12) nozioni in materia sementiero-vivaistica – Direttiva (CE) 105/99 e D.Lgs n. 386 del 10/11/03.

13) elementi di selvicoltura con particolare riferimento ai popolamenti forestali della Regione Abruzzo;

14) normativa forestale con particolare riferimento agli aspetti legislativi e procedurali in materia forestale: Legge 3267/23 - L.R. 28/94 – L.R. 106/94 – D.Lgs 227/01 – D.L. 42/04 – D.P.R. 357/97 e D.P.R. 120/03.

Con le seguenti modalità si svolgimento dei corsi:

- Per i corsi di 40/50 ore si devono includere almeno 3 materie delle 14 sopra elencate;

- Ogni materia deve essere trattata per almeno 5 ore;

- Costo max di € 20/h per corsista iva esclusa; ogni impresa può fruire di max € 3.000/anno per formazione finanziata;

- Numero allievi per classe 15;

- Per tutti i corsi il 10% è a cofinanziamento privato; il resto finanziato PSR attraverso i Voucher;

- Suddivisione spese previsto dal PSR:

A - spese insegnati 50%;

B - spese allievi 15%;

C - spese di funzionamento e gestione 15%;

D - altre spese 20%;

- Per i corsi da 150 ore (primo insediamento) il bilancio dell’intervento formativo è di 45.000 euro

- Per i corsi da 50 ore il bilancio dell’intervento formativo è di 15.000 euro

Ai fini dell’accreditamento delle sedi e dei relativi corsi che si andranno a fare, è necessario prevedere:

- titolo corso

- programma formativo (di cui almeno 15 ore per le materie di cui sopra)

- Nominativi docenti ed eventuale personale da impiegare come tutor e/o direttore di corso

Per lo svolgimento dei corsi è indispensabile appoggiarsi ad un Ente formativo accreditato dalla Regione Abruzzo. Il nostro Centro Servizi Leader Coop di Teramo, che possiede tale requisito, si è messo a disposizione per le nostre necessità.

E’ quindi possibile per noi pensare ad una rete che accrediti alcune nostre sedi cooperative come punti in cui realizzare i corsi che ci interessano che potranno essere realizzati concretamente dalle nostre stesse cooperative o consorzi con il supporto formale di Leader coop.

La questione sarà all’Ordine del Giorno della prossima riunione del Consiglio Regionale Fedagri, nel frattempo sono ben accette proposte. Ad esempio, per il settore forestale abbiamo pensato di accreditare la sede del CO.L.A.FOR. a Spoltore e di proporre una serie di corsi sia di approfondimento tecnico ed amministrativo sia, soprattutto, quelli obbligatori relativi alla sicurezza sul lavoro (informazione ai lavoratori, pronto soccorso, preposti, RLS, ecc.). Penso che, similmente, potrebbe essere pensato in altri settori (vitivinicolo, ortofrutta, ecc.).

martedì 19 agosto 2008

lunedì 23 giugno 2008

“Infortunio: questo sconosciuto” Formare persone consapevoli nel lavoro

FEDAGRI Abruzzo sta collaborando alla realizzazione del progetto “Infortunio: questo sconosciuto” Formare persone consapevoli nel lavoro" promosso da Confcooperative Abruzzo e dall' INAIL regionale e realizzato dal CSI - Centro Servizi Imprese di Teramo.
Le aziende interessate sono il COVALPA DI Avezzano (Ortofrutticola), il CITRA di Ortona (Vitivinicola e il CO.L.A.FOR. di L'Aquila (Forestale) coordinate dall'I.R.M.F.
Il progetto si avvale quale Consulente scientifico della Facoltà di Psicologia della Università degli Studi dell’Aquila.


NUOVO OPERATORE CAA CONFCOOPERATIVE ABRUZZO

E' stato abilitato un nuovo operatore CAA CONFCOOPERATIVE ABRUZZO. Si tratta di MARIO NUCCI, del COVALPA, che opererà soprattutto a beneficio dei soci del Consorzio di cui fa parte.
Contatti: Tel. 0863 7950297 - 392 0590814 - E-mail: info@covalpabruzzo.it

giovedì 12 giugno 2008

NUOVA SEDE ABILITATA CAA CONFCOOPERATIVE

Il 12 giugno 2008 sede provinciale del CAA di Pescara (con sede in via Lago di Como, 6 – S. Teresa – Spoltore (PE) – Tel. 085 4972302 – Fax 085 4972189) ha subito l’ispezione regionale per il riconoscimento.
L’ispezione ha avuto esito positivo e la sede è quindi abilitata ad operare
.

mercoledì 11 giugno 2008

EMENDAMENTI ALLA PROPOSTA DI CRITERI DI SELEZIONE PSR 2007-2013

CONFCOOPERATIVE - LEGACOOP

ABRUZZO

EMENDAMENTI ALLA PROPOSTA DI CRITERI DI SELEZIONE PSR 2007-2013

SETTORE FORESTALE

Misura 122 “Migliore valorizzazione economica delle foreste”

PRIORITA’ E CRITERI SPECIFICI DI VALUTAZIONE / SELEZIONE

Sostituire:

“Per i progetti di importo di spesa ammissibile a finanziamento superiore ad una soglia definita in sede di bando sarà applicato un coefficiente di riduzione al punteggio.

Per il secondo progetto del medesimo beneficiario si applica un coefficiente di riduzione pari a 0,50.

Per progetti successivi al secondo del medesimo beneficiario si applica un coefficiente di riduzione pari a 0,20”.

Con:

“Al punteggio si applicano i seguenti coefficienti di riduzione:

· Progetti di importo superiore a 500.000 €: 0,3

· Secondo progetto presentato dallo stesso richiedente: 0,6

· Terzo progetto presentato dallo stesso richiedente: 0,4

· Altri progetti, oltre al terzo, presentato dallo stesso richiedente: 0,2”

Sostituire:

“In caso di parità di punteggio:

• Priorità per tipologia di Beneficiario, nell’ordine: consorzi e cooperative forestali con

almeno il 20% degli addetti donna - consorzi e cooperative forestali – enti pubblici –

imprenditrici agricole – imprenditori agricoli - persone fisiche e giuridiche di diritto

privato (donne o con rappresentante legale donna) - persone fisiche e giuridiche di

diritto privato”

Con:

“Al punteggio ottenuto come sopra si applicano i seguenti coefficienti relativi alla tipologia di beneficiario:

· Consorzi e cooperative forestali con almeno il 50% di addetti donna: 2,1

· Consorzi e Cooperative forestali iscritte nella sezione agricola della CCIAA: 2,0

· Altre cooperative forestali: 1,5

· Enti pubblici: 0,7

· Imprenditrici agricole professionali: 0,6

· Imprenditori agricoli professionali: 0,5

· Persone fisiche e giuridiche di diritto privato (donne o con rappresentante legale donna): 0,4

· Persone fisiche o giuridiche di diritto privato: 0,3

TALE TIPOLOGIA A VALERE PER TUTTE LE TIPOLOGIE DI INTERVENTO (a, b, c, d, e, f)

Misura 123 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali”

Azione 2 – Ammodernamento tecnologico delle imprese forestali

PRIORITA’ E CRITERI SPECIFICI DI VALUTAZIONE / SELEZIONE

Sostituire sia il punto a) che il punto b) con:


PUNTI

Soggetto non beneficiario di precedenti finanziamenti della medesima tipologia (a o b)

5

Progetto di importo non superiore a € 500.000

5

Tipologia del beneficiario


  • cooperative e consorzi forestali iscritti nella sezione agricola della CCIAA

5

  • Altre cooperative forestali e ditte boschive

2

  • altri soggetti

1

Maggioranze di occupazione femminile sugli occupati totali

1

Incremento dell’occupazione dopo l’investimento

2

Ottenimento di livelli di sicurezza del lavoro superiori a quelli minimi di legge

3

Utilizzo di fonti energetiche rinnovabili con particolare riferimento ai sottoprodotti di origine agro-forestale

2

Presenza di contratti preliminari di filiera

2

Localizzazione dell’intervento in macroarea montana

2

Localizzazione dell’intervento in area protetta

2

Provenienza della materia prima in ambito locale (entro 50 KM)

2

Misura 226 “Ricostituzione del potenziale produttivo forestale e interventi preventivi”

Azione a) - Ricostituzione di boschi danneggiati da disastri naturali e dagli incendi

Sostituire PRIORITA’ E CRITERI SPECIFICI DI VALUTAZIONE / SELEZIONE con:

Punteggio attribuito al singolo intervento in relazione alla suscettività al dissesto sulla base di parametri tecnici con punti assegnati in base a:


PUNTI

Caratteristiche litologiche e pendenza

4

Esposizione prevalente

2

Rischio per centri abitati e/o infrastrutture

4

Fenomeni erosivi o di dissesto

2

Interventi in Macroarea:

D(Aree montane)

8

C (Collina interna) e B2 (Fucino)

4

B1 (Collina litoranea)

0

Al punteggio si applicano i seguenti coefficienti di riduzione:

· Progetti di importo superiore a 500.000 €: 0,3

· Secondo progetto presentato dallo stesso richiedente: 0,6

· Terzo progetto presentato dallo stesso richiedente: 0,4

· Altri progetti, oltre al terzo, presentato dallo stesso richiedente: 0,2”

Al punteggio ottenuto come sopra si applicano i seguenti coefficienti relativi alla tipologia di beneficiario:

· Consorzi e cooperative forestali con almeno il 50% di addetti donna: 2,1

· Consorzi e Cooperative forestali iscritte nella sezione agricola della CCIAA: 2,0

· Altre cooperative forestali: 1,5

· Enti pubblici: 0,7

· Imprenditrici agricole professionali: 0,6

· Imprenditori agricoli professionali: 0,5

· Persone fisiche e giuridiche di diritto privato (donne o con rappresentante legale donna): 0,4

· Persone fisiche o giuridiche di diritto privato: 0,3

In caso di parità di punteggio priorità agli interventi con maggiore superficie Interessata ammissibile a finanziamento a parità di costo unitario.

Azione b) – Interventi finalizzati alla prevenzione

PRIORITA’ E CRITERI SPECIFICI DI VALUTAZIONE/SELEZIONE

Punteggio attribuito al singolo intervento in relazione alla vulnerabilità agli incendi sulla base di parametri tecnici con punti assegnati in base a:


PUNTI

Tipo di bosco:

interventi su soprassuoli a totale o prevalenza di conifere

20

Altri soprassuoli

5

Interventi confinanti con rete viaria principale

10

Interventi in Macroarea:

D(Aree montane)

8

C (Collina interna) e B2 (Fucino)

4

B1 (Collina litoranea)

2

Al punteggio si applicano i seguenti coefficienti di riduzione:

· Progetti di importo superiore a 500.000 €: 0,3

· Secondo progetto presentato dallo stesso richiedente: 0,6

· Terzo progetto presentato dallo stesso richiedente: 0,4

· Altri progetti, oltre al terzo, presentato dallo stesso richiedente: 0,2”

Al punteggio ottenuto come sopra si applicano i seguenti coefficienti relativi alla tipologia di beneficiario:

· Consorzi e cooperative forestali con almeno il 50% di addetti donna: 2,1

· Consorzi e Cooperative forestali iscritte nella sezione agricola della CCIAA: 2,0

· Altre cooperative forestali: 1,5

· Enti pubblici: 0,7

· Imprenditrici agricole professionali: 0,6

· Imprenditori agricoli professionali: 0,5

· Persone fisiche e giuridiche di diritto privato (donne o con rappresentante legale donna): 0,4

· Persone fisiche o giuridiche di diritto privato: 0,3

In caso di parità di punteggio priorità agli interventi con maggiore superficie Interessata ammissibile a finanziamento a parità di costo unitario.

Misura 227 “Sostegno agli Investimenti non produttivi”

Per tutti i punti sia a) che b) dopo il punteggio attribuito in base all’intervento tecnico sostituire da “per progetti di importo … “ con:

Al punteggio si applicano i seguenti coefficienti di riduzione:

· Progetti di importo superiore a 500.000 €: 0,3

· Secondo progetto presentato dallo stesso richiedente: 0,6

· Terzo progetto presentato dallo stesso richiedente: 0,4

· Altri progetti, oltre al terzo, presentato dallo stesso richiedente: 0,2

Al punteggio ottenuto come sopra si applicano i seguenti coefficienti relativi alla tipologia di beneficiario:

· Consorzi e cooperative forestali con almeno il 50% di addetti donna: 2,1

· Consorzi e Cooperative forestali iscritte nella sezione agricola della CCIAA: 2,0

· Altre cooperative forestali: 1,5

· Enti pubblici: 0,7

· Imprenditrici agricole professionali: 0,6

· Imprenditori agricoli professionali: 0,5

· Persone fisiche e giuridiche di diritto privato (donne o con rappresentante legale donna): 0,4

· Persone fisiche o giuridiche di diritto privato: 0,3

In caso di parità di punteggio priorità agli interventi con maggiore superficie Interessata ammissibile a finanziamento a parità di costo unitario.