lunedì 10 marzo 2008

Misurazione delle superfici vitate da parte di AGEA – Richiesta di intervento della Regione Abruzzo

Pubblichiamo la nota inviata da Fedagri-Confcooperative e Legacoop-Agroalimentare a Marco Verticelli - Assessore Agricoltura, Foreste e Sviluppo rurale della Regione Abruzzo

Come a tua conoscenza nei mesi scorsi l’AGEA ha istituito il fascicolo aziendale e, in seguito, ha inserito, all’interno degli stessi, i dati delle superfici vitate (modello B1) invitando i CAA ad allineare le superfici dei B1 con le superfici fotointerpretate.
Il problema sorto riguarda l'applicazione da parte di AGEA di un metro diverso di misurazione dei vigneti, anche di quelli già esistenti.
Il diverso metro ha avuto origine perché nel caso della costituzione del catasto viticolo, comprese tutte le modifiche apportate negli anni al potenziale viticolo, il riferimento è stato il D.M. 26/ 07/2000 ( pubblicato sulla G.U. 220 del 20/09/2000 ) art. 1 comma 6, mentre la fotointerpretazione che l'AGEA vuole applicare non è altro che la proiezione del vigneto visto dall'alto, senza tener conto di quanto previsto dal D.M. appena citato e cioè delle aree esterne, delle aree a servizio ed altro ancora.
Inoltre anche l'Agea, nel Manuale delle Procedure e dei Controlli del 22/03/2004, relativa alla ristrutturazione e riconversione vigneti, al punto 11 - collaudo delle opere -, cita che le modalità di misurazione dei vigneti deve essere conforme a quanto indicato nel D.M. del 26/07/2000.
E’ quindi evidente una incongruenza che ha come grave effetto che la misurazione delle superfici vitate diventa regola variabile con riduzioni dell'ordine del 10% .
Le superfici vitate a disposizione di cui al D.M. 26/ 07/2000, inoltre, sono state utilizzate in ogni occasione e comunicate all'ARSSA e alla CCIAA per gli albi dei vigneti D.O.C. ed I.G.T. e all'Agea nelle dichiarazioni di produzione, nelle pratiche di aiuto all'arricchimento dei mosti e dei vini e nelle diverse distillazioni.
Un diverso metro di valutazione, peraltro con seri dubbi di legittimità, provoca quindi seri danni agli operatori vitivinicoli ed alle cooperative in cui questi sono organizzati.
A nostro avviso, quindi, occorre tener conto delle superfici già accettate nei modelli B1 e di trasferirli all'interno dei fascicoli aziendali, salvo ovviamente i casi evidenti di vigneti in anomalia, e di adattare il fascicolo ai quei dati e non il contrario come propone Agea.
Peraltro, a nostro avviso, ogni modifica delle regole presuppone una concertazione con le forze sociali e una giusta informazione agli addetti ai lavori, evitando decisioni burocratiche calate dall’alto.
Ci permettiamo quindi di richiedere un tuo autorevole intervento sull’AGEA che permetta di risolvere positivamente il problema pregandoti di cortese urgenza in considerazione delle prossime scadenze del settore.
Cordiali saluti


Gasper Rino Talucci - Romeo Battistelli

Fedagri Confcooperative Abruzzo - Legacoop Abruzzo

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